Sono stati annunciati oggi, venerdì 12 aprile, i vincitori di Extra Doc Festival, il concorso a cura di Mario Sesti che ha riunito le migliori espressioni del documentario italiano nell’ambito della sesta edizione di Cinema al MAXXI, nata dalla collaborazione fra Fondazione Cinema per Roma|CityFest, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Alice nella città. La premiazione delle opere in concorso, che vedrà anche assegnare i riconoscimenti per i film segnalati dalle Biblioteche di Roma, si terrà domenica 14 aprile alle ore 17.30 presso l’Auditorium del MAXXI (ingresso gratuito). La giuria – presieduta da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione MAXXI, con il regista e sceneggiatore Mimmo Calopresti, il giornalista Valerio Cappelli, l’attrice Cristina Donadio, il produttore Nicola Giuliano e la scrittrice Margaret Mazzantini – ha assegnato il Premio “Extra Doc CityFest” al Miglior documentario inedito a Il venditore di colori di Daniele Costantini, mentre In questo mondo di Anna Kauber e Treno di parole di Silvio Soldini ricevono ex aequo il Premio per il “Miglior documentario italiano dell’anno”.
 
PREMIO “EXTRA DOC CITYFEST” AL MIGLIOR DOCUMENTARIO INEDITO
Il venditore di coloriIL VENDITORE DI COLORI di Daniele Costantini, Italia 2019, 62’
Balthus, Renato Guttuso, Jim Dine, Cy Twombly, Mario Schifano, Sandro Chia, Enzo Cucchi e Mimmo Paladino, tutti grandi nomi della pittura contemporanea. Che cosa hanno in comune? Memmo, della “Ditta Poggi”, il più celebre negozio di colori a Roma, in Via del Gesù, vicino al Pantheon. Al lavoro dal 1962, da quando aveva 18 anni, non solo è diventato il “viaggiatore alchemico” che riforniva gli artisti della tela, ma anche un confidente, un amico, un fan della loro creatività. Il documentario, che gode della bella luce di Maurizio Calvesi, racconta della sua vita come parte integrante della tribù della pittura nella capitale.
Motivazione
Il mondo dell’arte, visto dal commesso di un celebre negozio di colori e materiali artistici, oggi diventato proprietario, è reso vivido da una narrazione laterale che getta lampi di luce in angoli sconosciuti della biografia di grandi artisti. Al contempo, questo racconto offre una provvista di informazioni (le tecniche di stesura dei colori degli artisti, la conoscenza approfondita dell’habitat della loro creatività, le confidenze di cui il protagonista è diventato nel corso degli anni depositario) su cui nessuno storico o critico, per quanto autorevole, potrà mai contare. È uno sguardo che, come una nuova forma di sapere, ridisegna un universo e mostra da una prospettiva non convenzionale un territorio e i suoi protagonisti. Per la critica dell’arte contemporanea un documento prezioso che ci invoglia a entrare nella rete di “fornitori” di ogni colore e di ogni materiale.
 
PREMIO “MIGLIOR DOCUMENTARIO ITALIANO DELL’ANNO”
EX AEQUO
In questo mondoIN QUESTO MONDO di Anna Kauber, Italia 2018, 100’
Dal Piemonte alla Calabria alla Sardegna, viaggio tra le donne pastore, empatiche e ottimiste. A dispetto della scontata lettura femminista, lo sguardo coglie in giovani e anziane in buona salute, premure e protezione tradizionalmente materne. La musica è rada e non banale, le immagini ricche e vive: lo sguardo regale di un caprone, agnellini disneyani, la linea morbida e gonfia delle mani dentro il cacio fresco, l’ovale delle protagoniste che si staglia contro selve, forre e valli piene di nebbia. Miglior documentario al Torino Film Festival.
Motivazione
Il lavoro sul campo di documentazione e quasi mappatura antropologica, culturale e territoriale che rivela la vivida diffusione in tutto il Paese, dalla Sardegna all’Abruzzo, dalla Calabria al nord est, della pastorizia femminile, si serve di un occhio felice e attento alla composizione di volti e paesaggio, luci e suoni. La forza del documentario – come quelli di De Seta negli anni ’50 – è quella di allargare a dismisura l’orizzonte sociale e culturale del visibile: grazie anche al montaggio, gremito e fluido, ne vien fuori uno spaccato sorprendente e quasi romanzesco di mondi al di fuori della pressione mediatica dove umani, animali e ambiente sembrano aver trovato, finalmente, un accordo sconosciuto. Una collaborazione su cui si infrange definitivamente una visione autoritaria e patriarcale.
 
Treno di paroleTRENO DI PAROLE di Silvio Soldini, Italia 2018, 58’
Dedicato a Raffaello Baldini, le cui poesie in dialetto, lette e recitate nel film da amici o da attori come Ivano Marescotti e Gigio Alberti, rimuginano velature di ironia e mistero, quasi felliniani, per il nulla e la morte. Soldini è abile nel costruire per accumulo di voci, versi, foto, super8, la figura di questo intellettuale timido e strepitoso (una sorta di Beckett in romagnolo), che per anni è stato caporedattore della cultura a Panorama coltivando senza sosta nel privato dei versi di intelligenza e musicalità rapinosi, in grado di lasciare a bocca aperta Ronconi o Cavazzoni.
Motivazione
Con un linguaggio frugale, quasi spoglio, il film racconta poesia e chiaroscuri esistenziali e ambientali di Raffaello Baldini, poeta romagnolo e autorevole giornalista. Soldini è altrettanto incisivo, per economia e intensità, a costruire la figura di questa voce tenue e folgorante, sobria ma acuminata la cui poesia torrenziale in vernacolo, portata anche con successo a teatro, è immersa, piena di ironia, di tremore, di mistero e tenerezza, in un angolo di provincia. Il regista guida con sapienza lo spettatore fino al rammarico che genera la classica figura di talento dalla personalità schiva e la biografia appartata, privato di una visibilità di massa ma non della dedizione e dell’ammirazione di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo.
 
I DOCUMENTARI IN PROGRAMMAZIONE NELLE BIBLIOTECHE DI ROMA
Oltre alla giuria ufficiale, una platea di circa quaranta membri – il circolo di lettura della Biblioteca Flaminia e una rappresentanza di altre bibliotechestudenti del liceo selezionati con Alice nella città e giovani critici militanti – ha scelto i documentari che saranno distribuiti e promossi nelle Biblioteche di RomaIn questo mondo di Anna KauberSelfie di Agostino FerrenteTreno di Parole di Silvio SoldiniLa strada dei Samouni di Stefano Savona.
 
PROGETTO EDUCATIONAL: EXTRASCHOOL.DOC
ExtraSchool.doc” – un progetto realizzato da Fondazione Cinema per Roma in collaborazione con Alice nella cittàgrazie al supporto del Miur e del MiBAC – intende promuovere il documentario fra le giovani generazioni, proponendo agli studenti delle scuole superiori una serie di iniziative per avvicinarsi al cinema del reale. I ragazzi, da una parte, sono stati membri della platea competente di Extra Doc Festival – partecipando quindi in prima persona alle proiezioni, ai dibattiti e alla premiazione – dall’altra hanno la possibilità di approfondire le tematiche dei documentari proposti: la piattaforma “Scelte di classe”, fornita da Alice nella città, mette infatti a disposizione schede di approfondimento di ciascuna opera. I documentari saranno infine riproposti a una platea più ampia di ragazzi all’interno di una minirassegna che avrà luogo nei prossimi mesi tra le scuole e le sale di prossimità. Uno degli obiettivi più importanti di “ExtraSchool.doc” è quello di mettere a disposizione di chiunque, e in particolare delle nuove generazioni, opportunità di alfabetizzazione rispetto al linguaggio delle immagini e dei suoni (cinema, audiovisivi, internet culture) per i quali, allo stato attuale, non esistono specifici spazi di insegnamento.
 
La sesta edizione di Cinema al MAXXI, manifestazione che porta la settima arte in uno dei più importanti luoghi dedicati alle espressioni del contemporaneo, si svolge dal 26 gennaio al 14 aprile 2019 nell’ambito di CityFest, il programma di eventi culturali della Fondazione Cinema per Roma guidata da Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via, ed è prodotta con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, presieduto da Giovanna Melandri, e Alice nella città, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. Il programma di Cinema al MAXXI è a cura di Mario Sesti.

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