L’Unesco ha proclamato oggi RomaCittà creativa per il cinema“. Il prestigioso riconoscimento internazionale è stato annunciato ufficialmente a Parigi. Il primo ringraziamento va rivolto alla Direttrice Generale Unesco Mdme Bokova e allo staff del Network, che hanno reso possibile questa prestigiosa designazione; all’Ambasciatore Signora Lo Monaco, rappresentante dell’Italia presso l’Unesco e al Prof. Puglisi Presidente della Delegazione Italiana Unesco. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno congiunto di Roma Capitale, Fondazione Cinema per Roma e Istituto Luce Cinecittà, con il sostegno, in primo luogo, del Governo Nazionale con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il Ministero degli Affari Esteri, della Regione Lazio, della Rai e dell’intera comunità del cinema italiano, per quasi un anno stretta attorno al progetto con spirito di collaborazione e di solidarietà.

La nomina è un prestigioso riconoscimento alla Città Eterna che entra così a far parte dell’importante Network che annovera finora 69 città in tutto il mondo – tra le quali Sidney, Pechino, Seoul, Montreal, Dakar Buenos Aires, Praga, Berlino, Brazzaville – distintesi per l’eccellenza raggiunta in ambiti quali Artigianato e Arti  Popolari, Design, Cinema, Gastronomia, Letteratura, Media Arts e Musica. In Italia fino ad oggi, prima della Capitale, soltanto tre città hanno iscritto il loro nome nella lista dell’UNESCO: Bologna per la Musica, Fabriano per Artigianato e Arti Popolari, Torino per il Design.
Le Città Creative UNESCO per il Cinema sono impegnate a promuovere e mettere in rete le migliori esperienze maturate nell’ambito dell’industria culturale e cinematografica, a fare della creatività un elemento trainante del loro sviluppo economico, in  contesti  locali e internazionali, attraverso l’interazione tra il settore pubblico e privato. Punto qualificante della cooperazione tra le città creative è costituito dall’accesso, dalla partecipazione e dalla inclusione delle comunità  e dei cittadini, in particolare di quelli meno abbienti, alla vita culturale.

Share.

Comments are closed.