Lynch/Oz di Alexandre O. Philippe uscirà nelle sale dall’8 al 10 maggio 2023, distribuito da Wanted Cinema. Il film è stato presentato nel programma della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

LYNCH/OZ

Regia
Alexandre O. Philippe
Nazione
Stati Uniti
Anno
2022
Durata
109′
Cast
Karyn Kusama
John Waters
David Lowery
Rodney Ascher
Amy Nicholson
Justin Benson


Le tematiche, le immagini e l’impatto culturale del film Il mago di Oz, di Victor Fleming, continuano a perseguitare l’arte e la filmografia del regista David Lynch, dal suo primo cortometraggio, The Alphabet, alla sua ultima serie tv, Twin Peaks: Il Ritorno, dando vita a uno degli enigmi più affascinanti nella storia del cinema. Lynch è intrappolato nella terra di Oz? Le sue opere e Il mago di Oz possono illuminarsi reciprocamente di nuova luce?

NOTA SUL FILM
Dopo gli apprezzatissimi film-saggio The People vs. George Lucas e 78/52 (sulla scena della doccia di Psycho), Alexandre O. Philippe indaga i legami tra Il mago di Oz (1943) di Victor Fleming e l’universo inquietante e fiabesco di David Lynch: ritrovando l’influenza del primo non solo dove è più evidente (Cuore selvaggio, Twin Peaks Il ritorno), ma anche dove è più sottile e a volte profonda: da The Elephant Man a Mulholland Drive e Lost Highway. In sei capitoli, accompagnati da guide come John Waters, Rodney Ascher (l’autore di Room 237), Karyn Kusama (Jennifer’s Body, Destroyer) e David Lowery (l’imminente Peter Pan & Wendy della Disney), Philippe ci conduce in un viaggio nell’immaginario americano tra i suoi sogni e le sue paure ricorrenti. E attinge con una libertà mai concessa prima ai film di Lynch, creando accostamenti illuminanti.

TRAILER

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ALEXANDRE O. PHILIPPE
Nato a Ginevra, Alexandre O. Philippe è un regista specializzato in documentari che analizzano generi cinematografici, cult movie, i film e la poetica di grandi registi: The People vs. George Lucas; Doc of the Dead, sul genere zombi; 78/52, su Psyco di Alfred Hitchcock e in particolare sulla celebre scena della doccia; Memory: The Origins of Alien, sul film di Ridley Scott; Leap of Faith: William Friedkin on The Exorcist; The Taking, sul ruolo della Monument Valley nel cinema western.

NOTE DI REGIA
Il mago di Oz è la fiaba fondativa e più amata d’America. L’adattamento hollywoodiano del 1939 di Victor Fleming si è radicato nella psiche americana. E non c’è dubbio che il più enigmatico dei cineasti americani contemporanei, David Lynch, continui ad attingere temi, immagini, motivi e idee provenienti da quella terra “somewhere over the rainbow”. Se Lynch continua consciamente e inconsciamente a tornare a quel pozzo, attingere al suo linguaggio surrealista e ai suoi leitmotiv può essere la nostra chiave per decifrare il codice della presa che quella fiaba ha sulla psiche americana, la risonanza e il significato di un classico che ha molto da dire sui sogni, le aspirazioni e le paure dell’America.

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