Leonardo. Il capolavoro perduto (The Lost Leonardo) di Andreas Koefoed sarà nelle sale italiane dal 21 al 23 marzo 2022, distribuito da Nexo Digital. Il documentario è stato presentato nella Selezione Ufficiale della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Poster Leonardo - Il capolavoro perduto

LEONARDO. IL CAPOLAVORO PERDUTO
(The Lost Leonardo)

Regia
Andreas Koefoed
Nazione

Danimarca, Francia, Svezia
Anno
2021
Durata
100′
Cast
Dianne Modestini
Robert Simon
Alexander Parish
Warren Adelson
Yves Bouvier
Luke Syson

La controversa storia che sta dietro il Salvator Mundi, l’opera d’arte venduta al prezzo più alto mai pagato nella storia da un privato, 450 milioni di dollari, e considerata da molti il capolavoro da tempo perduto di Leonardo da Vinci. Da quando il quadro viene acquistato per 1175 dollari da una casa d’aste di New Orleans, e vengono alla luce le magistrali pennellate nascoste dalla pesante pittura di un restauro inadeguato, il destino del Salvator Mundi è deciso da una insaziabile ricerca di fama, denaro e potere. Mentre il suo prezzo sale, aumentano anche le domande e i dubbi sulla sua autenticità: è stato veramente dipinto da Leonardo da Vinci?

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ANDREAS KOEFOED

Nato nel 1979 a Copenaghen, Andreas Koefoed ha studiato regia documentaria alla scuola nazionale di cinema danese e sociologia all’università di Copenaghen. Nel 2011 ha diretto, insieme a Christian Bonke, il suo primo lungometraggio documentario, Ballroom Dancer, che ha ricevuto una menzione speciale della giuria al Tribeca Film Festival, dove è stato presentato anche The Lost Leonardo.

Andreas Koefoed

NOTE DI REGIA
Questo è un film sul sorprendente viaggio di un dipinto, il Salvator Mundi, forse di Leonardo da Vinci. È una storia vera, ma anche una fiaba degna di Andersen: un dipinto danneggiato, trascurato per secoli, viene riscoperto per caso e subito dopo decantato come un capolavoro di divina bellezza perduto da tempo. Nel momento del suo massimo successo sotto i riflettori, viene additato come un falso, ma ciò che emerge in particolare è quanto sia falso il mondo che lo circonda, guidato da poteri cinici e dal denaro. La storia mette a nudo i meccanismi della psiche umana, il nostro slancio verso il divino, e le nostre società capitaliste in cui il denaro e il potere prevalgono sulla verità. Il dipinto diventa un prisma attraverso cui possiamo capire noi stessi e il mondo in cui viviamo. A oggi non ci sono prove definitive che il dipinto sia o non sia un da Vinci, e, finché c’è un dubbio, persone, istituzioni e Stati possono usarlo per i loro fini. Realizzare questo film è stato un viaggio favoloso in mondi segreti altrimenti del tutto inaccessibili: mondi in cui tutto può essere comprato e venduto, dove prestigio, potere e denaro giocano sotto la bella superficie del mondo dell’arte. L’approccio scientifico e accademico al dipinto, che dovrebbe essere indipendente, è invece sottoposto a un’enorme pressione politica. Alla fine non si perde solo il quadro, ma anche la verità. Il dipinto, un prodotto del Rinascimento, che valorizzava la libertà della scienza e dell’arte, diventa vittima di interessi e giochi di potere.

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