Ha preso il via la seconda edizione di “Io mi riprendo”, il percorso di formazione al linguaggio audiovisivo per adolescenti sottoposti a misure penali promosso dall’associazione Arci Solidarietà Onlus  in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma, l’IT Roberto Rossellini, il Centro di Giustizia Minorile per il Lazio, Abruzzo e Molise e il centro “Gli scatenati” di Arpj Tetto. L’iniziativa è nata lo scorso anno nell’ambito del progetto “Una chiave per il futuro”, finanziato dalla Tavola Valdese e finalizzato a realizzare percorsi di inclusione sociale, formativa e lavorativa per minori e giovani a rischio o già coinvolti nel circuito penale. La prima edizione ha coinvolto un gruppo di ragazzi e ragazze in carico ai servizi del Centro per la Giustizia Minorile in un percorso di formazione teorico-pratico che si è concluso con la realizzazione di un documentario della durata di circa dodici minuti, presentato ad ottobre alla Festa del Cinema di Roma.
La seconda edizione del corso, come la precedente, si pone l’obiettivo di offrire un’opportunità educativa e formativa ad un gruppo di giovani sottoposti a misure penali. Le segnalazioni pervenute dai servizi del Centro per la Giustizia Minorile hanno portato alla composizione di un gruppo molto eterogeneo, composto da ragazzi e ragazze di varia provenienza geografica e con situazioni penali differenti, ma che condividono tutti il carico di vissuti difficili alle spalle. “Io mi riprendo” vuole dimostrare ancora una volta quanto sia importante affiancare agli interventi di carattere educativo e riabilitativo, programmi di formazione ed espressione culturale: in questo caso, l’intento è promuovere il mezzo cinematografico nella sua complessità professionale. Durante i primi incontri è stata presentata ai partecipanti la dotazione strumentale e sono state effettuate le prime prove tecniche di ripresa e fotografia. Le lezioni si svolgeranno fino alla fine di luglio; agosto e settembre saranno dedicati alla post-produzione, per approdare a ottobre alla Festa del Cinema di Roma.

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