German Days: convegno italo-tedesco

German Days: convegno italo-tedesco

E´ stata aperta nella mattina del 18 ottobre agli Horti Sallustiani di Roma, la seconda giornata degli “incontri italo-tedeschi: due cinematografie allo specchio”. Ha introdotto l’incontro Giovanni Spagnoletti, uno dei maggiori studiosi italiani di cinema tedesco, sulla distribuzione italiana dei film prodotti in Germania. Dopo il saluto dell´Ambasciatore tedesco è stata la volta dei relatori. Sono intervenuti, fra gli altri, Matthias Keuthen della Schwarz-Weiss Filmverleih, Antonio Exacoustos di German Films, Sebastian Kiesmϋller della Bavaria Film International, Valerio de Paolis della BIM e Luciano Sovena dell´Istituto Luce. Argomenti trattati, le strategie di promozione e marketing dei film, esperienze di coproduzione fra Italia e Germania e futuri margini di collaborazione fra società pubbliche e private dei due paesi. In particolare Luciano Sovena, amministratore delegato dell’Istituto Luce: “Mi auguro che si possano incrementare le esperienze di coproduzione e creare rapporti stabili e duraturi come da tempo accade con la Francia. Dopo la splendida stagione degli anni settanta, di Wenders, di Fassbinder, di Von Trotta, di Herzog, c´è stato un periodo buio nel cinema tedesco. Oggi, registriamo forti segnali di ripresa e ci auspichiamo un nuovo rapporto basato sul confronto”.
Gli fanno eco Exacoustos, responsabile per German Films del Distribution Support Programme, presentato agli ospiti del convegno: “In passato le coproduzioni fra i due paesi sono state pochissime e adesso c´è la necessità di incrementarle”; e Sebastian Kiesmϋller di Bavaria: “la nostra società è sempre stata aperta a qualsiasi forma di collaborazione. Oggi lo è più che mai”. Sovena, che per il Luce ha distribuito in Italia La rosa bianca di Sophie Schöll, ha raccontato la sua esperienza con il film di Marc Rothemund, premiato a Berlino nel 2005: “Per questo film, che ci sembrava difficile da proporre in Italia, abbiamo fatto un lavoro costante e massiccio di comunicazione e di marketing, in collaborazione con diversi soggetti fra cui l´associazione nazionale dei partigiani e alla fine il film è andato benissimo”.
Più articolata l´esperienza di De Paolis della BIM con La principessa e il guerriero, film di Tom Tykwer con Franka Potente: “In quel caso abbiamo sbagliato a mantenere il titolo originale per la distribuzione italiana, un titolo che evocava temi da film storico in costume che, probabilmente, non ha attirato gli spettatori e infatti il film è andato malissimo”. Diverso il caso di La sposa turca: “Per quanto riguarda il film di Fatih Akin abbiamo deciso di cambiare il titolo originale per la distribuzione italiana e di scegliere un titolo che rendesse il film più internazionale ed evocativo. Il regista, inizialmente si è molto risentito ma alla fine dato il successo in Italia è rimasto molto soddisfatto” continua de Paolis. “Del cinema tedesco ci interessano le storie, perchè gli attori sono sconosciuti, a parte Franka Potente. In Germania non c´è un vero e proprio star system, mentre gli attori italiani sono molto conosciuti”. Nel pomeriggio, invece, si è parlato di esperienze di coproduzione e di sviluppi fu
turi. Sono intervenuti fra gli altri Gaetano Blandini, Direttore Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Karl Baumgartner e Raimond Goebel di Pandora Film, Marco Chimenz di Cattleya e l´Assessore Giulia Rodano di Filmcommission Lazio. L´intervento di chiusura del convegno è stato svolto da Francesco Ventura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Ieri, intanto, una selezione di film tedeschi è stata presentata ai distributori internazionali al Cinema Barberini. Nella stessa giornata sono stati proiettati i film tedeschi selezionati nella sezione ufficiale della Festa e si presenterà il progetto tedesco in “New Cinema Network”.

 

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