Educazione fisica di Stefano Cipani uscirà nelle sale giovedì 16 marzo 2023, distribuito da 01 Distribution. Il film è stato presentato nel programma della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

EDUCAZIONE FISICA

Regia
Stefano Cipani
Nazione
Italia
Anno
2022
Durata
88′
Cast
Claudio Santamaria
Giovanna Mezzogiorno
Sergio Rubini
Angela Finocchiaro
Raffaella Rea


I genitori di tre alunni vengono convocati dalla preside di una scuola media: è successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili. Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un feroce processo nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.

NOTA SUL FILM
Dopo Mio fratello rincorre i dinosauri, alla sua opera seconda Stefano Cipani affronta un altro soggetto sensibile”, un fattaccio del quale sono accusati tre minorenni. «Sono ancora bambini», dicono i genitori, convocati dalla preside della scuola nella palestra, vecchia ma ancora funzionante. Angela Finocchiaro, Claudio Santamaria, Sergio Rubini e Raffella Rea sono i genitori, di classi, stili, arroganza e sensibilità diverse, mentre Giovanna Mezzogiorno è l’austera preside e, in qualche modo, tenace “avvocato dell’accusa”. Tratto dalla pièce La palestra di Giorgio Scianna e sceneggiato dai fratelli D’Innocenzo, un teso film da camera, ispirato nella forma a classici processuali come La parola ai giurati di Sidney Lumet.

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STEFANO CIPANI
Stefano Cipani ha conseguito nel 2008 una laurea in storia e critica del cinema all’Università di Bologna, e nel 2011 un master in regia cinematografica alla New York Film Academy. Dopo aver girato diversi cortometraggi, nel 2019 ha debuttato nel lungometraggio con Mio fratello insegue i dinosauri, che ha vinto il David Giovani e il premio Young Audience agli European Film Award. In seguito ha diretto, insieme ad Andrea Molaioli, la serie tv Fedeltà.

NOTE DI REGIA
Ho avuto la possibilità di ricreare interamente, secondo i criteri della mia immaginazione, la palestra in uno studio a Cinecittà, con l’obiettivo di realizzare un film intelligente, scioccante, emotivo, vicino al pubblico e al contempo personale, personalizzato. Volevo fare un classico, senza fronzoli, dove tutto è rivolto alla discussione. Il montaggio è, per scelta, democratico e non lascia scampo ai personaggi. Ho optato per un découpage classico, le cui geometrie vengono dettate dall’emotività della scena. Il tutto per discutere del tema centrale dell’opera, urgente e attuale, che viene espresso al meglio nel senso di responsabilità che pervade e al contempo si sottrae ai personaggi del film.

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