C’mon C’mon di Mike Mills sarà nelle sale italiane dal 7 aprile 2022, distribuito da Notorius Pictures. Il documentario è stato presentato nella Selezione Ufficiale della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

C’MON C’MON

Regia
Mike Mills
Nazione

Stati Uniti
Anno
2021
Durata
108′
Cast
Joaquin Phoenix
Gaby Hoffmann
Woody Norman
Scoot McNairy
Molly Webster
Jaboukie Young-White

Johnny, giornalista radiofonico di buon cuore ma emotivamente bloccato, è impegnato in un progetto che lo porta a spostarsi attraverso gli Stati Uniti per intervistare bambini di tutto il Paese su ciò che pensano del mondo e del futuro. Un giorno sua sorella Viv gli chiede di badare al figlio Jesse, di otto anni, mentre lei si prende cura del padre del bambino, un uomo che soffre di disturbi mentali. Johnny accetta la richiesta, e si ritrova a creare con il nipote un legame inaspettato e tenero che li cambia entrambi, mentre vivono insieme un indimenticabile viaggio tra Los Angeles, New York e New Orleans.

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MIKE MILLS

Nato nel 1966 a Berkeley, Mike Mills studia all’università Cooper Union di New York. Nel 2005 dirige il suo primo lungometraggio di finzione, Thumbsucker – Il succhiapollice, presentato al Festival di Berlino, dove vince l’Orso d’argento. Per il successivo Beginners, Christopher Plummer vince l’Oscar® come miglior attore non protagonista. Con Le donne della mia vita, Mills ottiene la candidatura all’Oscar® per la migliore sceneggiatura originale. Ha girato video musicali e realizzato copertine di album per artisti come Sonic Youth, Beastie Boys, Yoko Ono, Pulp, e i The National, dei quali ha prodotto l’ultimo lavoro, I Am Easy to Find.

Mike Mills

NOTE DI REGIA
Con C’mon C’mon volevo giocare con toni contrapposti. Da un lato, il film parla di momenti piccoli: fare il bagno a un bambino, parlare prima di andare a dormire. Dall’altro, nel film viaggiamo nelle grandi città, ascoltando bambini che pensano ad alta voce al loro futuro e al futuro del mondo, quindi la storia intima si svolge sullo sfondo di una storia più grande. Sento questa stessa varietà di toni con mio figlio: il tempo che passiamo insieme è intimo, eppure lì, insieme a noi, ci sono anche tutte le più grandi preoccupazioni della vita. Johnny deve imparare ciò che si impara da genitori, ma molto più velocemente. Da padre, ho scoperto che ci si sente costantemente un principiante che cerca di stare al passo mentre le cose cambiano, e nel film volevo ricreare questa confusione, la sensazione di non essere sempre pronti a ciò che succede. Per il film volevo momenti senza copione con bambini che non fossero attori. La cosa più interessante è stata vedere con quanta resilienza questi ragazzi si rapportano al mondo.

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